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mercoledì 19 agosto 2015

Neppure dovrei chiedervelo.

Non vi chiedo nulla, proprio nulla, maledetti squali. Vi domando solo il diritto alla vita, alla nostra vita, a godere di chi amiamo, delle nostre famiglie delle relazioni sociali alla base dell'umanità e del suo sviluppo essenziale. Nient'altro che linfa vitale, maledetti ladri di tempo e di energie.
Vi chiedo un lavoro normale che non sia una schiavitù umiliante e denigrante, che non sia assenza di democrazia, che non sia ricatto morale, violenza psicologica, meschinità, falsità, inettitudine, contraddizione. Vi domando rispetto, onestà intellettuale, coerenza. Vi chiedo un compenso adeguato e dignitoso. Vi chiedo di dire grazie quando il lavoro viene svolto bene, incoraggiando il vostro utilissimo servo che sta contribuendo alla ricchezza di quelle tasche luride e bucate. Vi chiedo di non approfittare del vostro misero potere che vi rende tanto piccoli nel momento in cui ne abusate. 
Non state salvando vite umane. Non credetevi i creatori di tutto e tutti. Ricordate che il mondo può fare a meno di ognuno di noi.
Vi chiedo orari umani che diano valore al corpo, alla mente, al privato intimo e sacro.
Così continuando rimarrete, fino alla fine dei vostri miserabili giorni, complici assassini del peggioramento dell'essere umano e del suo impoverimento continuo e penoso. Gli uni contro gli altri su una stessa barca ormai divenuta zattera scomoda e pesante.
Vuoti.Poveri. Assenti e distratti. Automi.
Non incattivitevi, non invidiatevi. State calmi.
Siate consapevoli dei vostri limiti. Siete persone che lavorano per vivere come tutti gli esseri al mondo. Non rendete le cose difficili al vostro prossimo perché la zattera fradicia su cui stiamo affondando è la stessa e non sarete di certo voi, quelli che avranno anche solo una minima speranza di salvarsi.
Leggete di più, scrivete, ascoltate più musica, date attenzioni agli altri, riflettete, non ridete per ogni cazzata ma solo per ciò che vi diverte davvero. Siate voi stessi, non personaggi pacchiani inventati sul momento, a seconda di chi avete di fronte. Sdraiatevi al sole, dormite, cucinate, passeggiate, pregate.
Siate normali. Assolutamente normali. E' un miracolo essere normali e i miracoli esistono.
State zitti. Non parlate a vanvera. Chiudete la bocca, se non servono parole.
Isolatevi, ogni tanto. Non andate alla spasmodica ricerca del caos esteriore per nascondere il disastro che coltivate dentro. Sciogliete i vostri nodi, non abbiate paura di un pò di sana solitudine.
Abbassate la voce. Abbiate personalità, la vostra però. Non tentate di rubarla agli altri. Conservate la vostra e miglioratela. Siate umili. 
Sorridete, ogni tanto. Fatelo, sforzatevi. Non date del pazzo a chi non comprendete.
Non pensate di essere gli unici al mondo a vivere una vita faticosa e frenetica oltre che, molto probabilmente vuota. Ma se proprio volete sentirvi gli unici al mondo, almeno siate gli unici a fare il possibile affinché la vostra  vita sia splendida e piena. Poi insegnate agli altri come fare lo stesso.
Dormite almeno 8 ore al giorno. Affondate il naso tra i capelli della persona con cui fate l'amore e ubriacatevi di lei. Che sia questa,la vostra unica vera droga.
Bevete molta acqua.
Giocate con i bambini e ridete con loro. rispondete a tutte le loro domande e siate curiosi. Sono dei geni,non sottovalitateli.Non dimenticate di fare le coccole ad un animaletto qualsiasi.
Se non farete del vostro meglio per salvare voi stessi ed il prossimo vostro non sarete degni di nulla né ora né mai.

La vita è come un’eco: se non ti piace quello che ti rimanda, devi cambiare il messaggio che invii.
(James Joyce)

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