“Sai, è passato molto tempo, è vero. Ne
avverto tutta la pesantezza, dentro e fuori.”
“Si”
“Ma ci sono i sentimenti che penetrano i
muri e non cambiano mai, quando li senti profondi nel cuore.”
“Sì che cambiano.”
“No, non puoi proprio sapere di cosa io
stia parlando. Non puoi leggere nel cuore di un’altra persona, che ormai non
conosci neanche più, e decidere cosa vi è inciso. Scusami ma questo proprio non
posso permettertelo.”
“Passerà, vedrai.”
“Non mi interessa che passi, non è
questo il punto. Ti ho lasciato volare via, scappare lontano, libero senza
catene e mi sono fatta da parte quando me lo hai imposto senza pietà e non ho
insistito rispettando la tua intimità ed il silenzio ha stretto la mia gola
fino al soffocamento. Ho sopportato tutto questo, sai. Non voglio nessuna
medaglia, voglio solo che tu lo sappia perché nessuno mai ha avuto il coraggio
di chiederti cosa diavolo stessi facendo. Ho pregato per te ogni mattina ed
ogni sera prima del buongiorno e della buonanotte. Ho provato a credere nella
telepatìa…che buffa che sono. Ho inviato energie positive, pensieri felici solo
per te e perché tutto l’ Universo potesse aiutarmi e aiutarti.”
“Capisco. Sono belle parole, grazie.”
“Grazie? Non ho più nulla da perdere,
ora aprirò il mio cuore senza riserve perché questo sarà il nostro ultimo
contatto, quindi ti prego almeno di sforzarti di mostrare un minimo di umanità.
Non saprai mai quanto ti ho amato, anche questi anni in cui non una sola volta
hai voluto sapere se fossi ancora viva o no. Quindi te lo dico io, ora, quanto
ti ho amato e quanto ti amerò ancora, maledetta me.
Hai mai conosciuto quell’amore senza limiti né costrizioni? Quell’amore che
difende, protegge, prega, sogna, spera, piange, sorride e invoca il bene
dell’altra persona? No, forse non riesci neanche lontanamente ad immaginare
cosa sia questo sentimento che nutre e allo stesso tempo indebolisce e
trasforma.”
“E’ gentile da parte tua, davvero,
grazie.”
“Smettila di dire grazie, è offensivo e
umiliante. Non essere codardo, rispondi a queste mie parole.”
“Devi voltare pagina, sorridere alla
vita, cercare un’altra storia…la vita è un soffio.
Vedrai, starai meglio”.
“…già,ti ho proprio perso per sempre.
Non so più chi sei. Le tue risposte sono così….prive di….”
“Ciò che dici a me lo ridirai a qualcun
altro, serve solo del tempo. Ora però sono passati due anni, dai, forza…”
“ Sono passati due anni perché sono
esattamente due stramaledettissimi anni che aspetto di sapere cosa sia successo
e tu mi consigli di voltare pagina come neanche fossi la mia migliore amica? Ma
cosa ti dice il cervello? Ti si è svuotato il cuore? Sono appesa a un
fottutissimo filo da tanto tempo, ormai e sto zitta come nessuna stronza al
mondo avrebbe la pazienza di stare zitta e tu mi dai preziosi suggerimenti e mi
ringrazi?”
“ Cosa vuoi dire? Appesa? Io credevo di
essere stato chiaro.”
“ E quando, se non abbiamo mai parlato?
Se mi hai sempre rifiutata, se non mi hai mai ritenuta degna di compassione e
delicatezza? Solo un chiarimento avevo chiesto. Solo un seppur ridicolo
chiarimento nel rispetto di tutte le maledette promesse di cui ti eri riempito
la bocca e a cui io avevo creduto.”
“ Ho inviato dei segnali. Forse non sono
stati abbastanza evidenti o forse non li hai correttamente recepiti ma io ho
fatto e detto quel che dovevo.”
“ Ti sei accertato che i segnali fossero
arrivati forti e chiari? Ti sei confrontato in tempo utile? Hai fatto qualcosa
per salvare il salvabile? Mi hai resa partecipe dei tuoi dubbi? Io non mi sono
accorta di nulla e ho solo subìto la decisione finale oramai irreparabile, a
conti fatti da solo, con te stesso.”
“Capisco.”
“Spero solo che lei saprà amarti quanto
ti ho amato io perché sarà tanto, ma tanto difficile riincontrare un cuore così
grande, credimi. Un amore proprio incondizionato che forse neanche meriti.
Stupida io, si, ma eccomi ancora qui.”
“ E’ un pensiero gentile, grazie.”
“ Chissà se saprai mai cosa vuol dire
non poter stare accanto ad una persona che soffre e che ami più di quanto ami
te stesso e non poterlo fare senza che ti sia stata data una sola ragione
valida. Essere allontanato, umiliato, sottovalutato, sottostimato, messo
all’angolo senza che tu sappia il perché. Ti assicuro, ci si può impazzire.
Diventare d’un tratto trasparente e non meritare uno stralcio di stupida
risposta. Bisogna essere davvero forti o si perde il lume della ragione.”
“Starai meglio, vedrai.”
“ Dopo due anni ti degni di dirmi che
stavi inviando dei segnali. Ci hai messo due anni, per farmi questa
meravigliosa rivelazione! Io ho aspettato e ne avrei aspettati altri dieci.
Cos’è, non me lo dicevi perché era una prova, un indovinello? Ero forse sotto
esame? Mentre io pensavo che stessimo toccando il cielo con un dito tu stavi
pensando a come mettere un punto? Perché non mi hai presa e mi hai parlato:
facile, veloce, lineare. Logico. Siamo esseri umani e in ballo c’era una vita
insieme e sai bene quanto avrei dovuto cambiare di me per poter seguire te. Ma
forse eri troppo intento nel lanciare segnali chiari solo ai tuoi occhi.”
“Mi hai regalato momenti molto belli,
non li dimenticherò.”
“…fai finta di non sentire, fai finta di
non capire.
Questa è la tua vera risposta, finalmente.
Sono solo felice che tu ora stia meglio,
sono sicura tutto si risolverà come tu desideri e mi auguro sarai più
consapevole e chiaro, nella tua nuova storia.
Che il lupo ti porti. Buona vita.”
“ Anche a te, tanti auguri.”
"(...)Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a
stare da sola, ti salverebbe la vita. Non dovrai rincorrere la mediocrità per
riempire i vuoti, né pietire uno sguardo o un'ora d'amore.(...)" P. Crepet