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domenica 26 marzo 2017

Tutto ha un senso anche senza valigia.

Stamattina presto da Roma sono partita per la Francia: destinazione una colazione in Provenza. No,no. Nulla a che vedere con la colazione di 4 anni fa, statene pur certi. Stavolta sono andata con chi mi ama pazzamente.
In tarda mattinata ho avuto voglia di ortodossia e mi sono recata in Russia, a Mosca. A piedi.
Ho pranzato in Italia, a Roma. Negli altri paesi mi viene il reflusso.
Dopo pranzo mi sono spostata verso il paese delle meraviglie, tipo quello di Alice che però non saprei bene dirvi in quale parte del mondo sia ed ho amabilmente chiacchierato con 3 amiche del trapassato remoto nella casa più piccola e più bella che io abbia mai visto, forse quella del bianconiglio: 12 mq di assoluto stile ed eleganza. In serata sono tornata in Italia, a Roma, dopo esser passata in uno studio di architettura decisamente onirico, nell'isola che non c'è. Il navigatore non prendeva bene quindi non potrei essere più precisa. Comunque la scovate ovunque, ammesso abbiate occhi per ammirarla.
Ho viaggiato moltissimo, oggi. Eppure devo ancora trovare la mia mongolfiera, il mio fenicottero, la mia giostra calcinculo fluttuante nel cielo ed il mio pavone vanitoso.
La notte la passo in Italia, a Roma in una casa fatta di vita che mi parla e mi fa ridere.
Abbraccio lei che mi guarda e poggia il muso tra il mio collo e la clavicola.
Penso "sto da Dio", mentre rimetto la giacca sulla stampella di legno.
Ora ditemi che non ci avete capito nulla ed io sarò felice come mai.




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