Qui le note sono capelli lisci e lucidi e con qualche nodo.
Qui le note sono sorrisi in cui si legge tutto ciò che si
sarebbe potuto e si sarebbe voluto.
Qui le note sono il non esser stati amati come si doveva e l’essersi
persi.
Qui le note sono il non essere ancora riemersi del tutto.
Qui le note sono diffidenza e paura. Opinioni fragili.
Qui si suona un po' di rassegnazione.
Qui si suona l’accontentarsi perché poteva andare peggio.
Qui le note parlano di non sapere più costruire e la paura
di imparare di nuovo.
Qui gli accordi parlano di fascinosa sciattaggine ed uno
sguardo perennemente sulla difensiva.
Occhi spalancati a controllare tutto.
Una paura antica. Solitudine. Radici da cui ci si è
scostati.
Qui gli accordi sono reti spinate che dividono da chi
vorrebbe scrivere un nuovo capitolo.
Qui c’è un muro. Da questa parte si sa cosa c’è di là. Dall’altra
parte non si sa cosa ci sia di qua e non lo si saprà mai.
Le occasioni perse come i treni belli come l’orient express.
Non tornano e se torneranno noi saremo su altri binari.
Odore di pasta frolla e digestivo. Disegni infantili su
corpo acerbo che ha bruciato ogni tappa, bruciandosi anche l’anima.
Qui le note ripetono che nessuno può salvare nessuno.
L’amore dura anche poche ore o una manciata di giorni.
Qui si canta l’incontro, non la durata.
Qui si ride in faccia al caso. E’ tutto un incastro
perfetto.
Anche il salvifico addio.
https://www.youtube.com/watch?v=k3pltmw6cmI
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