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sabato 14 maggio 2016

Ma statte zitto.

Sai perché le fai schifo? Perché bastava dirle il vero,senza urlare,senza scuse patetiche,senza tentar di far passare lei,per pazza. Che misero trucchetto.
Bastava essere chiari ma delicati. Potevi chiederle scusa invece di difenderti da accuse inesistenti. Potevi non approfittarti del suo sorriso che illuminava,di quel cuore puro e della sua passione che travolgeva. Ha travolto anche te, non essere ancora bugiardo. Lo sai perché lei ora ti considera un invertebrato? Perché non esiste smidollato peggiore di te,al mondo. Sono io,qui, a scriverti al posto suo perché lei ha la nausea di tutto ciò che sei. O che non sei. Una sorta di senso di vomito continuo. Sai perché tu non vali nulla? Perché hai negato una bellezza assoluta,hai deluso un' anima pulita e integra, hai spezzato con indefinibile demenza un' intenzione trasparente e soffice. Con l' andatura di chi cade al primo soffio,tu ora le fai tanta pena. Vuoto,ti reggi in piedi a malapena solo con l' impalcatura di paglia che ti sei costruito dentro e che vai dicendo sia di ferro. Quanta bellezza sprecata,quella di cui ti ha fatto dono raro. Sai perché nonostante tutto continua a sorriderti? Perché vede a cosa vai incontro ed è tanto dispiaciuta. Perché quel buio che ti attraversa lo sguardo ti rende bambola horror. Tu stesso crei i tuoi ostacoli,tu stesso non sai come superarli. Ti leghi con lucchetti di cui non ricordi la combinazione e rimani prigioniero del tuo nonsenso. Debole come anima stracciata. Insignificante come parola senza vocali. Eppure sai, nella vasca di cemento senza acqua non si è tuffata lei, ma tu. Sfracellato in mille pezzi lei riesce ancora a sperare che tu possa ricomporti. 
Ora sai perché mai sarai degno di lei?

" Se solo potessi strapparmi sto cazzo di cuore e mostrarglielo! Ma anche in quel caso lo scambierebbe per un'albicocca, un limone secco, un vecchio seme di melone."- Charles Bukowski-

https://www.youtube.com/watch?v=UaA0VUE89QU






sabato 7 maggio 2016

Seta

Ha indossato una leggerissima camicetta in seta pura. Volava via con il vento lasciando intravedere pelle e cuore. Delicata e morbida. Fresca e profumata. Aveva due taschine piccine. Ma le hanno riempite di sassi. Ora le sembra di indossare un chiodo da metallara. Pesa sulle spalle esili e  curve e nasconde pelle e cuore. Una giacca pesantissima,oramai,quella camicia. Non è neppure della sua misura, a guardarla bene. Che poi questa giacca si impiglia dappertutto e alcune schegge rimangono dentro ferendo i polsi ed il collo.  Dio, che caldo dentro questa veste.  Che fastidioso ingombro. Vi sto solo pregando di togliermela! Ecco,sembra ci sia un attaccapanni laggiù. C'è da fidarsi? Non è solo un'illusione? Un' ombra che inganna,forse.  Si avvicina nonostante non creda che quel gancio sosterrà il peso di tante borchie ma averle addosso dà più dolore. Meglio liberarsi del fardello. Aspetta, guarda che si è impigliata a te...è per questo motivo che continui a farti male. Ma io voglio sfilarla via di dosso,mi sento soffocare. No,non puoi. Fai attenzione. Si è incollata all'anima,ora come fai? Dai aiutami tu. Tira la manica,poi tiriamo l'altra e il gioco è fatto. Forse ci riusciamo.Ma la camicia ormai è logora e stanca. Si, ma voglio tenerla su di me. Proverò a farla riparare. Sai che non sarà più come prima,vero? Si lo so ma preferisco una camicia scucita ad una giacca fredda e invadente. Ascolta,io non posso disfarmene. Credi sarà possibile ricucirla per salvarla? Credo di no. Ma puoi accettare le sue imperfezioni ed indossarla a testa alta come hai sempre indossato il tuo orgoglio bucherellato e lo spirito ridotto a stracci sfilacciati. Accetto la sfida: camminerò comunque a testa alta ed imparerò ad amare di nuovo senza paura per le mille altre camicie strappate in passato e scivolate via da petto e braccia, perse solo Dio sa in quale anfratto di un qualunque armadio fradicio e imperterrita continuerò a proteggerne i difetti. Tieniti pure la giacca,non mi serve. Questa seta strappata  dà più sicurezza. Il freddo non mi fa più paura.

"(...)Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci dev ’essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io. Vorrei immaginarla, e immaginare che lei debba essere là fuori e che anche lei stia pensando a me. Beh, spero che, se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò, tu sappia che sì, è vero, sono qui e sono strana proprio come te.(...)" - Frida Kahlo- 
















-Frida Khalo- 
dipinto di Luciano Ch
acrilico su tela